
Il brigantaggio meridionale - Cronaca inedita dell'Unità d'Italia
Autore: Aldo De Jaco
ISBN13: 9788835956853
Anno pubblicazione: 2005
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Pag. 464, formato 15x21 cm.
"Negli anni '60 del secolo scorso (l'800) nel Mezzogiorno italiano c'era una guerra feroce, senza leggi internazionali da rispettare, senza prigionieri, senza trincee e retrovie. Dei due eserciti quello "vero", con le divise in ordine e gli ufficiali usciti dalla scuola militare di Torino, se ne stava di presidio nei paesi, isolato come fosse nel cuore dell'Africa, fra gente che aveva lingua e costumi incomprensibili e, quasi sempre, un figlio o un fratello fra le montagne a tener testa agli "invasori". Ogni tanto il presidio veniva a sapere di qualche "reazione agraria" di qualche "ribellione borbonica" e accorreva di zona in zona, sulle poche strade conosciute, a reprimere le rivolte. Dai boschi e dalle montagne scendeva allora ad affrontarlo l'esercito silenzioso dei briganti. Nei paesi intanto si rinnovavano qua e là gli incendi dei municipi e degli uffici del catasto, i saccheggi delle case dei "galantuomini", si instauravano effimere amministrazioni che rendevano obbedienza all'esiliato Borbone. Tutto finiva con la restaurazione dei simboli dei Savoia e con la fucilazione in piazza dei briganti presi prigionieri, uomini dai volti chiusi dalle grandi barbe, dai vestiti fatti di pelli [...].
Questa "guerra" durò per circa cinque anni; difficile dire il giorno in cui essa cessò giacché, naturalmente, non fu firmato alcun armistizio. Si può dire che finì quando nelle selve incendiate e semidistrutte a colpi di cannone non rimasero che poche decine di banditi mentre nelle carceri o a domicilio coatto migliaia di contadini d'Abruzzo, di Puglia, di Terra di Lavoro, di Basilicata, di Calabria incominciavano a scontare le loro condanne [...].
Lo Stato appena sorto impegnò nella repressione dei "reazionari" metà del suo esercito, circa 120.000 uomini. Il destino del contadino meridionale si delineava ormai nell'alternativa indicata da Francesco Saverio Nitti: o brigante o emigrante".
Dall'introduzione di Aldo De Jaco.
Aldo De Jaco, giornalista e scrittore è stato attento raccoglitore di documentazione storica generalmente trascurata dalla storiografia ufficiale. Impegnato dal 1954 nel sindacato scrittori è stato il presidente dell'Unione nazionale scrittori. Ha pubblicato per Editori Riuniti: Gli anarchici, 1968, I socialisti, 1967, Il brigantaggio meridionale, 1969, Le quattro giornate di Napoli, 1956, 1971 e 1972.
Consulta tutti i titoli della collana "Il Milione".
INDICE
Introduzione
Mucchi d'ossa per Tata Vittorio
Carmine Crocco Donatelli
Aprile 1861 Briganti e contadini marciano su Melfi
28 luglio 1861 La "reazione" di Gioia del Colle
11 agosto 1861. Distruzione di Casalduni e Pontelandolfo
12 marzo 1863. Massacro dei cavalleggeri Saluzzo
Le trombe e le campane
"In praedicto loco fucilatus fuit"
Sangue e cifre sulla fine del brigantaggio
La lezione