I sistemi oggi in uso per classificare le patologie della mente saranno ampiamente rivisti nei prossimi anni. In vista della pubblicazione del DSM-V, la nuova versione del DSM (il manuale diagnostico americano oggi più usato al mondo ), nel dibattito si sta facendo strada l'idea che il sistema sia in crisi e che occorrano <> che rivoluzionino il modo in cui si fa diagnosi in psichiatria e psicologia.
Scritto con un linguaggio semplice, questo libro affronta alcune questioni fondamentali: Come sono stato <> le patologie della mente? Che rapporto c'è tra le attuali diagnosi psichiatriche, la cultura e i problemi specifici dell'epoca in cui sono state delineate? Che differenza c'è tra le malattie della mdicina e le diagnosi psichiatriche? Quali caratteristiche proprie dell'attuale sistema diagnostico sono responsabili della sua crisi? Quanto sono credibili le diagnosi alternative che vengono proposte come <>? Su quali linee di ricerca è più proficuo che gli studiosi si concentrino? Psichiatri e psicologi troverrano qui un utile strumento per comprendere i problemi teorici che sottendono l'utilizzo pratico dei manuali diagnostici, una previsione su quali saranno gli sviluppi prossimi del dibattito e alcuni suggerimenti di metodo su dove indirzzare le proprie ricerche sulla diagnosi; i filosofi vi potranno trovare una applicazione concreta della filosfia della scienza non solo all'analisi della storia della scienza (come si è fatto sinora), ma anche al dibattito scientifico in corso, con la possibilità nuova di fare predizioni sull'evoluzione futura di una disciplina scientifica. Sarà cioè un tentativo di riappropriarsi di una funzione di guida metodologica in quello che, un tempo, si sarebbe chiamato <>.