Storia di un delitto annunciato. Le ombre del caso Moro

Alfredo Carlo Moro

Storia di un delitto annunciato. Le ombre del caso Moro

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    Promozione e Distribuzione

    Siamo distribuiti su tutto il territorio nazionale da Messaggerie Libri. La promozione è affidata a EmmePromozione.

    Sono trascorsi quaranta anni dal sequestro e dall’uccisione di Aldo Moro, un evento politico che ha determinato un sostanziale mutamento nella storia del nostro Paese.

    L’autore, fratello di Aldo Moro, sviluppa in questo volume una sua lettura dei fatti di quel drammatico 1978, analizzando e collegando in modo organico tutto ciò che era emerso nei vari processi penali e nelle molte inchieste parlamentari sul caso Moro. Non ne risulta una verità alternativa ma vengono evidenziati i molti inquietanti interrogativi rimasti senza risposta, le tessere del mosaico che non vanno a posto, i buchi neri, gli episodi inspiegabili, le carenze ingiustificate, le illogicità. La verità reale, non quella di comodo, appare velata.

    La seconda parte del volume analizza gli scritti di Moro dalla “prigione” e pone in evidenza da una parte l’azione censoria e manipolatoria dei sequestratori e dall’altra i segnali che attraverso le lettere Moro cercava di inviare all’esterno per far conoscere il suo vero pensiero.

    Attraverso gli scritti, specie quelle ai familiari, l’Autore individua il reale stato d’animo del prigioniero, i suoi sentimenti, la sua serena accettazione del martirio: ne emerge un ritratto dell’uomo Moro assai diverso da quello che ci è stato presentato.


    Formato 13x21 cm., 326 pagine.
    Disponibile in versione ebook su tutti gli store, alcuni dei principali:
    Amazon
    IBS
    Kobo


    INDICE

    Introduzione, di Guido Formigoni

    Perché questo libro

    PARTE PRIMA. Una rilettura dei fatti

    I. Una morte annunciata?
    1. Le Brigate rosse all’attacco della Dc - 2. Segnali e avvertimenti trascurati - 3. Polizia e Servizi erano presenti al momento dell’agguato? - 4. Tanti sapevano dell’agguato imminente - 5. Ambigui messaggi.

    II. L’agguato in via Fani
    1. Chi ha partecipato all’agguato? - 2. Perché fu prevista via Fani come luogo dell’agguato? - 3. La sparizione delle borse - 4. La «verità» dei brigatisti arrestati - 5. Sono logiche e credibili le rivelazioni dei brigatisti? - 6. Alcune ipotesi.

    III. La prigionia e l’uccisione di Moro nella versione dei brigatisti
    1. Il racconto dei brigatisti arrestati - 2. La prigione di Moro è stata in via Montalcini? - 3. La incredibile versione sull’uccisione di Moro - 4. Interrogativi senza risposta.

    IV. Carenze investigative nei giorni del sequestro
    1. Carenze investigative e impreparazione dei Servizi - 2. Il piano zero - 3. Un inutile spiegamento di forze - 4. Alcune utili piste sottovalutate o trascurate - 5. La insufficiente documentazione delle intercettazioni telefoniche effettuate - 6. Le
    carenti indagini della magistratura inquirente - 7. La mancanza di ogni documentazione sulle iniziative assunte dal vertice delle indagini.

    V. Alcuni oscuri episodi
    1. La strana pantomima in via Gradoli - 2. La beffa del lago della Duchessa - 3. Una macchina tipografica proveniente dai Servizi nella tipografia delle Brigate rosse - 4. I canali informativi aperti, e poi chiusi, con la criminalità organizzata - 5. La
    presenza di elementi della P2 nei comitati del ministero degli Interni - 6. Un discutibile piano.

    VI. L’ambigua strategia delle Brigate rosse durante il sequestro
    1. Il silenzio sulla nuova stagione politica che si apriva - 2. La preoccupazione di riaffermare una autonomia di azione - 3. Ulteriori perplessità sui comunicati - 4. Gli strani comunicati in codice - 5. Gli obiettivi indicati - 6. Il comunicato con cui si annuncia la condanna a morte - 7. È possibile individuare il vero obiettivo dell’intera
    operazione?

    VII. Un inquietante contesto
    1. Le ostilità internazionali alla politica di Moro - 2. L’emblematico affare Lockheed - 3. La loggia P2: interventi sulla politica italiana e rapporti internazionali - 4. La strategia della tensione - 5. Solo le Brigate rosse? - 6. La permanente «lezione di via Fani».

    VIII. Alcune valutazioni conclusive
    1. Un quadro con troppe ombre - 2. I molti tentativi di fare chiarezza non hanno portato risultati sicuri - 3. Il tentativo di rimozione del caso Moro - 4. La denigrazione della figura di Moro.

    PARTE SECONDA. Un’analisi degli scritti dalla prigione

    IX. Gli scritti dall’inferno
    1. Il rinvenimento, a rate, degli scritti di Moro - 2. Perché gli scritti sono stati occultati e anche in parte distrutti? - 3. L’incompletezza della documentazione ritrovata - 4. Vi è stata una manipolazione degli scritti rinvenuti? - 5. Perché non è stata compiuta una seria valutazione delle lettere? - 6. Il dibattito sugli scritti dalla prigionia.

    X. Le lettere dalla prigione
    1. Un diverso canone interpretativo da adottare - 2. La mancata conoscenza in Moro della reale situazione esterna - 3. Le false notizie date a Moro dai sequestratori - 4. Le minacce dei sequestratori di colpire l’amato nipotino - 5. Le volute incoerenze logiche nelle lettere - 6. Alcuni inspiegabili problemi che emergono dalle lettere - 7. I punti significativi che emergono dalle lettere.

    XI. Il memoriale di via Montenevoso
    1. La natura del memoriale - 2. Una chiave di lettura del memoriale - 3. Il contrasto con lo stile delle lettere inviate ai politici - 4. I giudizi sull’involuzione politica in Italia - 5. Questione morale e impegno politico - 6. Una valutazione conclusiva.

    XII. Un uomo vile, spregevole, ripugnante?
    1. I pesanti giudizi sull’uomo Moro sono funzionali a una rimozione collettiva? - 2. Era eticamente ignobile la proposta di trattativa? - 3. L’immagine di Moro che ci danno i sequestratori - 4. L’uomo Moro che emerge da una piú puntuale analisi di tutte le lettere.


    Alfredo Carlo Moro (Taranto 1925-Roma 2005) magistrato, è stato presidente del Tribunale per i minorenni di Roma e presidente di sezione della Corte di Cassazione. Ha collaborato con numerose riviste e promosso e diretto la rivista Il bambino incompiuto. Ha pubblicato tra l’altro: L’amministrazione della giustizia in Italia (1961); L’adozione speciale (1976); I diritti inattuati del minore (1983); Manuale di diritto minorile (1996).