
Campana Stefanella, Reschia Carla
Quando l'orrore è donna. Torturatrici e kamikaze. Vittime o nuove emancipate?
Formato 14x21 cm., 176 pagine.
Che cos'hanno in comune Liynndie England, la spensierata torturatrice del carcere di Abu Ghraib che amava farsi immortalare con un detenuto iracheno nudo al guinzaglio e l'infermiera Wafa Idris, salutata dai media come la prima donna palestinese "combattente" e "shahid" dell'Intifada? "Ragazze della porta accanto" balzate dal totale anonimato alla dignità di icona, le prime vere protagoniste "globali" all'alba del terzo millennio. Vittime o post-emancipate? A Occidente come a Oriente ci si interroga su queste "nuove" donne. E' un punto di non ritorno? La fine dell'illusione del legame tra donna e continuità con la vita? Comunque spie di un disagio, segnali di allarme che arrivano speculari e simmetrici dal Nord come dal Sud del mondo e impongono di riconsiderare la strada percorsa.
In questo libro le due autrici non vogliono trarre conclusioni, ma sollecitare un dibattito e stimolare interrogativi, approfondendo temi che meritano una riflessione attenta.
Stefanella Campana, giornalista de La Stampa, ha molteplici esperienze in campo editoriale e televisivo. Ha ricoperto diversi incarichi istituzionali, tra cui quello di presidente della Commissione pari opportunità della Regione Piemonte.
Carla Reschia, giornalista de La Stampa, settore Esteri, ha collaborato con varie testate. Ha avuto esperienze di lavoro radiofonico e televisivo.