
Il brigantaggio meridionale. Cronaca inedita dell'Unità d'Italia
Autore: Aldo De Jaco
ISBN13: 9788864732640
Anno pubblicazione: 2017
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«Negli anni ’60 del secolo scorso nel Mezzogiorno italiano c’era una guerra feroce, senza leggi internazionali da rispettare, senza prigionieri, senza trincee e retrovie. Dei due eserciti quello “vero”, con le divise in ordine e gli ufficiali usciti dalla scuola militare di Torino, se ne stava di presidio nei paesi, isolato come fosse nel cuore dell’Africa, fra gente che aveva lingua e costumi incomprensibili e, quasi sempre, un figlio o un fratello fra le montagne a tener testa agli “invasori”. Ogni tanto il presidio veniva a sapere di qualche “reazione agraria” di qualche “ribellione borbonica” e accorreva di zona in zona, sulle poche strade conosciute, a reprimere le rivolte. Dai boschi e dalle montagne scendeva allora ad affrontarlo l’esercito silenzioso dei briganti. Nei paesi intanto si rinnovavano qua e là gli incendi dei municipi e degli uffici del catasto, i saccheggi delle case dei “galantuomini”, si instauravano effimere amministrazioni che rendevano obbedienza all’esiliato Borbone. Tutto finiva con la restaurazione dei simboli dei Savoia e con la fucilazione in piazza dei briganti presi prigionieri, uomini dai volti chiusi dalle grandi barbe, dai vestiti fatti di pelli.
[...] Questa “guerra” durò per circa cinque anni; difficile dire il giorno in cui essa cessò del tutto giacché, naturalmente, non fu firmato alcun armistizio. Si può dire che finí quando nelle selve incendiate e semidistrutte a colpi di cannone non rimasero che poche decine di banditi mentre nelle carceri o a domicilio coatto migliaia di contadini d’Abruzzo, di Puglia, di Terra di Lavoro, di Basilicata, di Calabria, incominciavano a scontare le loro condanne.
[...] Lo Stato appena sorto impegnò nella repressione dei “reazionari” metà del suo esercito, circa 120.000 uomini. Il destino del contadino meridionale si delineava ormai nell’alternativa indicata da Francesco Saverio Nitti: o brigante o emigrante».
Dall’introduzione di Aldo De Jaco
Formato 15x21 cm., 460 pagine.
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Aldo De Jaco (Maglie 23-1-1923 - Roma 13-11-2003), è stato giornalista, scrittore e attento raccoglitore di documentazione storica generalmente trascurata dalla storiografia ufficiale. Impegnato dal 1954 nel sindacato scrittori è stato il presidente dell’Unione nazionale scrittori. Ha vissuto a Napoli fino al 1963, dove ha svolto anche attività politica come dirigente del Pci. Per tale attività è stato due volte in carcere a Napoli e una volta in Grecia, al tempo della dittatura dei colonnelli nel 1967, e fu scarcerato solo in seguito ad un’interrogazione parlamentare. Ha pubblicato per gli Editori Riuniti: Gli anarchici, 1968, I socialisi,1967, Il brigantaggio meridionale, 1969, Le quattro giornate di Napoli, 1970.