Renzo Penna
Ambiente: da limite a valore. Un'esperienza politico-amministrativa
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Questo è il racconto di un lavoro e di un impegno durato quattro anni e bruscamente interrotto. La descrizione semplice delle cose fatte, delle persone incontrate, dell'aiuto ricevuto, degli ostacoli superati, delle molte resistenze frapposte e, anche, di qualche risultato conseguito. Ma, prima di tutto, è la conferma della decisività dell'ambiente per l'oggi e, ancora di più, per il domani. Per modelli di vita meno invasivi, più sobri, ma non per questo più poveri, responsabili nell'uso delle risorse naturali e coscienziosi nel rispetto della reciproca convivenza... La riscoperta di un tema che, anni prima, avevo conosciuto e praticato come incontro tra la necessità, comunque, del lavoro per sopravvivere e la lotta pe non più svendere, ma affermare il diritto alla salute..."
"...L'insieme delle iniziative avevano adesso bisogno di trovare una motivazione comune per accrescere e diffondere la consapevolezza - soprattutto nella politica e tra gli amministratori - sulla necessità di un modello di sviluppo capace di porsi dei limiti, di essere più attento all'uso delle risorse, rispetto dei beni comuni e del territorio. Cessando di considerare gli aspetti legati all'ambiente come un freno, un intralcio, un limite. E sapendo dimostrare che l'indirizzo, nei diversi campi, della sostenibilità può rappresentare una risorsa, un valore anche economico, capace di creare ricchezza, lavoro e occupazione. Risultando, alla fine, più rispettoso ed equilibrato, avendo scelto di puntare e contare maggiormente sulla qualità piuttosto che la quantità dei prodotti e delle prestazioni".
"... I partiti e, in generale, la classe politica sono oggi criticati per la loro distanza dai problemi che riguardano le persone comuni e per i privilegi di cui, in larga parte, godono. Ma i privilegi nascondono il vero limite della politica: la sua subalternità nei confronti degli interessi delle forze economiche e finanziarie, per carenza di idealità e capacità progettuale. Ai potentati economici fanno gioco partiti e politici indeboliti da uno scarso legame con i cittadini e ad essi invisi a causa dei costi eccessivi della politica. Maggiore autonomia, chiaro indirizzo riformatore, trasprarenza nelle decisioni, sobrietà e moralità nei comportamenti e un costante e ravvicinato rapporto con le persone e le loro priorità sono, oggi, le cose più carenti e, al contrario, le più necessarie per riconquistare rispetto e fiducia nella politica e nelle Istituzioni".