Secondo Marx, i protagonisti delle rivoluzioni si facevano essi stessi molte illusioni sulla propria attività. Ciò vale, in particolare, per le rivoluzioni del Novecento, a partire dall'Ottobre russo. Il rapido fallimento del cosiddetto "socialismo reale" dimostra che quelle stesse rivoluzioni non sono state in grado di costituire delle nuove formazioni economico-sociali, né di tener testa allo sviluppo e alla modernità del capitalismo.
L'analisi di Minucci mette in evidenza che oggi la "modernità" del sistema capitalistico si manifesta nel declino della Grande Industria, ovvero - in ordine di tempo - dell'ultimo ciclo storico del capitalismo stesso.
Già ai suoi tempi, Keynes temeva che le vecchie classi dirigenti vedessero nel riarmo e nella guerra la sola via d'uscita dalla crisi.
Ma forse si può pensare che la parola, a questo punto, torni ancora al vecchio Marx.