Marcello Lorrai
Cuba. Dal mambo alla salsa, dal cuban jazz alla cancion politica
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Dal mambo alla salsa, dal cuban jazz alla cancion politica sino alla formidabile avventura del Buena Vista Social Club, tutti i suoni e i ritmi dell'isola più musicale del mondo.
Biografie e storie, indirizzi di locali, negozi di musica, festival, siti web, luoghi "cult".
Cuba: un'isola che solo negli ultimi decenni ha superato i dieci milioni di abitanti, eppure ha esercitato un'influenza sulla musica del pianeta da fare invidia a paesi molto più grandi, potenti e popolosi. Bolero, son, latin jazz, mambo, cha cha cha, trova, salsa: sono tutti stili con radici che affondano in un antico passato e una modernissima vocazione a innovare.
Sulle orme di questa vicenda più unica che rara, il libro conduce attraverso un universo nel quale la musica è ancora un elemento essenziale del quotidiano, un ingrediente indispensabile della vita, un collante decisivo dell'identità collettiva: qualcosa che si ha sempre intorno e si respira nell'aria. Tutte le strade della musica cubana portano all'Avana, ma l'isola offre molto altro: dal son arcaico della lontana Baracoa alle conghe carnevalesche di Santiago fino alla rumba di Matanzas, molte sono le storie, i luoghi, i protagonisti, le canzoni. Ogni barrio è un mondo con la sua fisionomia, le sue tradizioni e le sue glorie. E' un mosaico composto da una miriade di tessere: Compay Segundo ma anche il meno noto Ernesto Lecuona; locali celebri come il Tropicana e la Bodeguita senza dimenticare la Sala Benny Morè di Radio Progreso; Guantanamera ma anche Qué viva Chango, canzone ugualmente importante ma meno famosa.
Un po' enciclopedia, e un po' guida turistica, questo è un libro da mettere in tasca partendo per la più grande isola dei Carabi: per orientarsi, anche in senso letterale, nella sua musica e scoprire centinaia di locali, discoteche, case de la trova, centri culturali, teatri, sale di incisione. E ancora negozi di dischi, librerie, musei e feste di piazza. E' anche un libro da leggere a distanza, per farsi un'idea più ricca di una musica che è molto più di una moda ma, al di là di parecchi luoghi comuni, non altrettanto conosciuta.