Dalla Chiesa Nando
Delitto imperfetto. Il generale, la mafia, la società italiana
Scegli le opzioni
Dopo vent'anni il delitto Dalla Chiesa continua a rappresentare uno dei momenti estremi della storia della Repubblica.
Per il suo carattere di delitto annunciato, per lo squarcio sconvolgente che aprì sulla vera natura del potere in Italia, per aver originato il primo grande processo che ha portato i boss mafiosi all'ergastolo.
E per aver segnato un punto di non ritorno nei rapporti tra la mafia e lo Stato, l'opinione publica, la cultura del paese. Delitto imperfetto venne scritto per denunciare la natura nient'affatto perfetta di quell'assassinio.
Venne accolto dalla più ferrea censura televisiva ma da uno straordinario successo di pubblico, trasformandosi in un prodotto collettivo del nuovo movimento antimafia e contribuendo a mettere a fuoco per la prima volta lo scenario nel quale si muovevano i protagonisti della vita nazionale, a partire dall'uomo più potente della Repubblica, Giulio Andreotti.
Ripubblicarlo oggi - arricchito di una nuova introduzione, sorta di viaggio inquieto dell'autore nella storia recente italiana - significa offrire a tutti, specie ai più giovani, uno strumento prezioso per capire meglio la società di ieri e di oggi, per scoprere che cosa è rimasto e che cosa è cambiato di quella Italia, al di là degli anniversari e dei francobolli commemorativi.
Significa ridare a tutto un senso più alto e profondo, proprio alla luce di quanto è successo dopo: dai processi e dai grandi movimenti civili alle stragi del '92. da Tangentopoli ai nuovi misteri di mafia, dal successo della società berlusconiana al nodo ancora irrisolto dei rapporti tra legalità e politica.