Due, tre, quattro squilli... e il telefono dà il via ai ricordi. Due vite femminili si ricongiungono dopo un lungo distacco e si riconoscono prima di separarsi di nuovo e per sempre.
Una è una vita fra le montagne, un mondo di tradizioni, saggezza e filastrocche; l'altra è un lungo viaggio nella grande città, la rivolta di una generazione come necessità dell'esistenza.
Vite molto diverse, ripetutamente esposte al rischio di cadute rovinose e alla fatica di risalite difficili, ma che per lunghi anni si sorreggono a vicenda pur nella lontananza e nel silenzio, legate da un affetto certamente speciale, ma anche dall'avversione verso ogni forma di arroganza, di ingiustizia e di conformismo ipocrita.
Ritrovandosi, il filo dei ricordi, teneri, dolorosi, complici, si intreccia con quello dei lunghi anni di separazione, delineando una storia aspra e commovente.
Un romanzo autobiografico ricco di umanità, che si legge d'un fiato e che racchiude nella sua trama un soave ma tenace segreto.