
Essere comunisti. Il ruolo del PCI nella società italiana
Autore: Gramsci A., Togliatti P., Longo L., Berlinguer E.
ISBN13: 9788835981848
Anno pubblicazione: 2020
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[…] punto di partenza centrale del patrimonio teorico e ideale di noi comunisti è questo: per migliorare l’uomo, per liberarlo effettivamente, perché egli possa affermare in modo pieno la sua dignità di persona, è necessario un processo generale di trasformazione della società e del potere, ossia un processo rivoluzionario che, avanzando anche gradualmente, non lasci più dietro di sé né sfruttati, né subalterni, né discriminati, né emarginati, né diseredati per principio o per destino (i “piccoli”, i “poveri”, i “deboli”).
Enrico Berlinguer
A cura di Lelio La Porta
Pagine 340
Formato 15x21 cm.
Copertina con alette
Stampato su carta FSC
Antonio Gramsci (1891-1937) fu segretario del Pcd’I dal 1924, e formalmente rimase nell’incarico anche dopo l’arresto nel 1926, anche se la funzione fu esercitata prima per un breve periodo da Camilla Ravera, poi da Palmiro Togliatti (1893-1964) dal 1928 al 1934 (nel 1934-1938 fu segretario Ruggero Grieco e per pochi mesi sempre nel 1938 il partito fu diretto da Giuseppe Berti) e di nuovo dal 1938 al 1943; sciolta l’Internazionale nel 1943, il Pcd’I divenne Pci e Togliatti – principale artefice del partito nuovo – ne fu segretario generale fino al 1964. Luigi Longo (1900-1980) fu il suo successore, ricoprendo la carica di segretario del Pci dal 1964 al 1972 e divenendone quindi presidente. Enrico Berlinguer (1922-1984) è stato infine segretario del Pci dal 1972 al 1984.
Lelio La Porta è membro del Comitato direttivo di “Futura Umanità. Associazione per la Storia e la Memoria del Pci” e della “International Gramsci Society – Italia”. Per la collana degli Editori Riuniti dedicata al centenario del Pci ha già curato P. Togliatti, Il Partito Comunista Italiano.