Una vita con curve secche può ben definirsi gincana: curve tanto secche e inattese e diversi i rettilinei esistenziali che per cambiarla radicalmente, quella vita, da una condizioni di mestizia e di mediocrità della partenza - caratterizzata da uno stile spezzato, a volte violento, altre volte disperato - a una travolgente carriera politica di militante di sinistra estrema e di provvisorio carcerato.
Poi una parentesi di allucinazione onirica, seguita da una modesta routine professionale, e, dopo un'altra curva, dopo un'impennata di forsennato studio, il raggiungimento del vertice accademico, pagato perà con una "nevrosi da sforzo mentale" e con una ripetuta necessità di cliniche e di elettroshock.
Ma l'autore ha la forza di dominare questo suo defatigante slalom, tanto da poterne narrare lo svolgimento e persino l'amore e la sessualità che l'hanno costellato.