Attraverso l'analisi critica della sua opera, disco per disco, spettacolo per spettacolo, questo libro offre un ritratto completo di Giorgio Gaber, uno dei grandi protagonisti della cultura contemporanea italiana, e per una volta non si limita a nozioni puramente biografiche ma approfondisce significati e implicazioni della sua arte.
La tesi di questo libro è che in realtà esistono due Gaber: uno antecedente al 1970, l'altro successivo. Solo il secondo Gaber, quello che inventa il "teatro-canzone" grazie alla strepitosa collaborazione di Sandro Luporini, è in realtà il "vero" Gaber.
Solo all'interno di questa forma espressiva, che alterna canzoni e monologhi, Gaber sviluppa un pensiero critico demistificante, caratterizzato dall'irrisione polemica di ogni falsa coscienza, di ogni arroccamento in miti e ideali fasulli, pubblici e privati.