Francesco Fistetti
Hannah Arendt e Martin Heidegger. Alle origini della filosofia occidentale
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Scampata all’apocalisse del nazionalsocialismo ed emigrata dalla Germania, dove era stata allieva prediletta di Heidegger, Arendt amava dichiarare di non essere una filosofa e di guardare alla politica «con occhi sgombri dalla filosofia». È il dissidio tra filosofia e politica così come si presenta con la «svolta antisocratica» di Platone agli esordi della cultura occidentale che il saggio di Fistetti intende illustrare. Che cos’è la politica? Che cos’è la libertà? Quali sono i principi e le condizioni dell’agire politico? Sono queste le domande che attraversano il cammino di pensiero di Arendt, compreso il suo confronto con Heidegger, e ne segnano la profonda originalità e la palpitante attualità.
Pag. 178, formato 15x21 cm., pubblicato a dicembre 2017.
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INDICE
Prefazione alla seconda edizione
Introduzione
I. La polis di Platone
Filosofia e politica: un conflitto originario
Il re filosofo
La metretica del Bene
Lo specchio come pseudo-artefice
La spoliticizzazione heideggeriana di Platone
Una sovranità «senza potere»
Il filosofo nella caverna
II. Heidegger e Socrate
La «Vorlesung» marburghese del semestre invernale 1924-25
Heidegger nella trappola di Platone
L’Uno e il due-in-uno
Libertà ed «Ereignis»: Socrate e Heidegger
Dalla Volontà al pensiero tautologico
Il logos tra agonalità e violenza
Libertà e logos
La svolta antisocratica del logos occidentale
L’eclisse della libertà politica
Heidegger tra socratismo e comunità di popolo
III. La sfida della verità nell’epoca tragica dei Greci
L’atteggiamento produttivo del «Dasein» greco
Il Bene al di là dell’Essere
La «phronesis» come «Worumwillen» del «Dasein» greco
Il conflitto tra «vita teoretica» e «vita politica»
Il Bene come ultimo «Worumwillen»
La «sophia» come la modalità piú pura dell’agire
La sfida della verità
La democrazia introvabile
La «Führerschaft» del sapere
La Führung della filosofia
Francesco Fistetti insegna Storia della Filosofia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Bari. Dirige la collana Humanities presso la casa editrice Pensa Multimedia (Lecce/Brescia), è condirettore della rivista Post-filosofie e fa parte del Consiglio di Direzione della Revue du M.A.U.S.S. È uno dei primi firmatari del Manifesto convivialista. Tra i suoi lavori più recenti: Il Novecento nello specchio dei filosofi (D’Anna, 2013), Chiasmi filosofici tra Europa e America (Pensa Multimedia, 2015), Convivialità. Una filosofia per il XXI secolo (il nuovo melangolo, 2017), Verso una società conviviale. Una discussione con Alain Caillé (ETS, 2017).