Culla del nazionalismo moderno nel diciottesimo secolo, l'Europa sembrava destinata anche a diventarne la tomba. Invece lungi dallo spingersi oltre lo Stato-nazione, l'Europa di oggi sembra aver ingranato una brusca marcia indietro con la disintegrazione dell'Unione Sovietica, della Jugoslavia e della Cecoslovacchia.
Questa imponente riorganizzazione dello spazio politico ha generato forme di nazionalismo particolari, in alcuni casi esplosive: il nazionalismo autonomista delle minoranze nazionali, il nazionalismo "nazionalizzatore" dei nuovi Stati nei quali le minoranze vivono, il nazionalismo che guarda oltre confine alle "patrie nazionali esterne", alle quali le minoranze si sentono di appartenere etnicamente.
Confrontando i nazionalismi attuali con quelli dell'Europa tra le due guerre, Brubaker delinea un quadro sofisticato e complesso di uno dei problemi principali con cui la nuova Europa deve confrontarsi.