Il crocevia del Sempione è un romanzo storico che narra di una vicenda riferita a fatti realmente accaduti negli anni del secondo conflitto mondiale e più specificamente nella lotta contro i nazifascisti con chiari riferimenti autobiografici. Leggere oggi Il crocevia del Sempione ci è parso centrale per una riflessione sul presente e per guardare con maggiore speranza al domani.
Silvio è convinto sia stato il caso a condurlo, in una notte di settembre del 1943, a strappare la corona d’alloro deposta dai soldati tedeschi e repubblichini sulla lapide che ricorda i caduti della prima guerra mondiale. Il caso e il rimpianto per il suo primo e appena adombrato amore. Ma forse Silvio non sa valutare, in quell’istante, il peso del suo profondo senso della giustizia, della sua aspirazione a donarsi agli altri, e neppure l’entità della silenziosa influenza del padre, generoso e ribelle. Sia stato il caso oppure no, ora non gli rimane che imbracciare le armi e seguire i partigiani sulla strada della montagna.
Quel gesto fatale, che lo porta lontano dalla vita di studi alla quale si credeva destinato, diventa il nodo in cui si intrecciano i destini dei protagonisti del romanzo: Walter, che si è fatto conquistare dalla retorica bellicistica di Mussolini; Battista, che per le sue convinzioni politiche ha subito il carcere e il confino e ha atteso a lungo il momento di organizzare la lotta contro il regime; don Conterno, il parroco del paese, che non ha accettato di restare a guardare, e a consolare le vittime… Una storia dell’Italia minore, vissuta, in un angolo del Piemonte, attraverso la coralità delle vicende umane di contadini, operai e giovani studenti di città.
La storia, ricca di passione civile e pervasa di nostalgia, di un ex seminarista, della sua educazione sentimentale e politica, dei suoi conflitti interiori, in un momento in cui la scelta di campo può esigere il sacrificio personale e le passioni e gli ideali cessano di essere astrazioni per diventare fatti concreti, in rapporto immediato con la morte e la vita.