In "Le désert", Loti descrive la prima parte del viaggio, intrapreso nel 1894 alla volta di Gerusalemme, iniziato il 22 febbraio dall'Oasi di Mosè e concluso il 25 marzo, domenica di Pasqua, a Gaza.
In 38 capitoli si snoda la narrazione lenta, meticolosa, spesso esaltante di un itinerario in cui i principali protagonisti sono le varie facce del deserto, gli aspetti ora maestosi ora orridi delle montagne, le apparizioni vere e illusorie delle oasi, i riti delle partenze e delle soste della carovana, le fugaci presenze degli animali; soprattutto, gli inflessibili ritmi del tempo segnati dalla notte, dal giorno, dal sole, dalla luna, dal caldo soffocante, dal gelo notturno.
La presenza dell'uomo è molto provvisoria in quelle immensità del nulla, in cui lo spazio è sovrano. Sono poche, piccole le sue vicende in quello scenario smagliante di colori, di sensazioni, di emozioni che Loti sa cogliere e riferire al suo lettore. In maniera avvincente, il deserto diventa straordinario protagonista di avventure e realtà che Pierre Loti svela con impareggiabili colori.