Plebe A., Monaca M.
Introduzione all'informatica delle conoscenze
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Il mondo della comunicazione Web è oramai entrato in una fase matura in cui assume sempre più il ruolo di principale veicolo di conoscenze.
Si tratta di una funzione che ha deviato vistosamente il computer dagli oggetti tradizionalmente più consoni al suo trattamento: insiemi simbolici formalizzati, verso ciò che riguarda invece fatti ed eventi del mondo nelle forme in cui sono diffusi e raccontati tra gli esseri umani.
Il piegare l’incarnazione dell’astratta macchina matematica di Alan Turing verso modi di concepire la realtà propri del senso comune è impresa ardua, ma in qualche modo anticipata dallo stesso genio londinese, che aveva prefigurato la possibilità che computer potessero sostenere conversazioni con persone, riguardo argomenti ordinari.
Questo volume ripercorre la storia di questa impresa, dalla prima intuizione di Turing, attraverso le considerazioni di Shannon sull’informazione, le prime concretizzazioni di macchine di calcolo digitali, fino allo storico connubio tra le idee di Chomsky sulle lingue naturali, e la nascita dei linguaggi di programmazione.
Nel tessere l’intreccio tra informatica e linguaggio interviene l’apporto tecnologico della telecomunicazione, che apre le porte ad un comunicare senza frontiere.
Dall’esplosione della disponibilità di conoscenze in rete emergono nuove problematiche, le cui soluzioni curiosamente si riallacciano ad un problema antico, di come il reale nella sua infinità di forme possa essere codificato in categorie, che non a caso nell’ingegneria delle conoscenze prendono il nome di ontologie.