Moretti Ilio
La candela del signore. Utopia, Ideologia e Prassi nella Libera Massoneria
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Perdutissima setta, tenebrosa e scellerata, sinagoga di Satana, perversa società di uomini, cupola mafiosa, e via di questo passo: della massoneria si è detto tutto il male possibile.
Per un incomprensibile pudore non si è mai detto invece tutto il buono che essa rappresenta.
Senza fornire prova alcuna, è stata accusata di tramare contro lo Stato e contro le religioni, in specie quella cattolica, di laicizzare forzatamente la vita pubblica e privata, di distruggere la coscienza civile, di corrompere la spiritualità delle famiglie e il mondo degli affari, di instillare l’incredulità negli individui e voler essere, essa stessa, una religione, l’unica vera.
In tutti i tempi è stata incoraggiata e repressa dalle autorità sovrane, avversata e corteggiata dalla politica militante, amata e tradita, a volte dai suoi stessi affiliati.
E i massoni? Le migliori qualifiche che li riguardano sono quelle di essere: comici, buontemponi, creduloni, imbevuti di idealismo umanitario, fragili coscienze raggirate da emeriti ciarlatani, sventurati; le peggiori accuse vanno dalla cattiva coscienza, agli oscuri disegni, alla praticata incauta promiscuità dei sessi nelle logge miste, o alla sodomia nelle logge maschili, in questo assimilati ai templari, e sempre con la debita avvertenza generale sui pericoli del “contagio dei massoni” che incombe sui fedeli del cattolicesimo.
Le cose stanno assai diversamente, come ognuno ormai dovrebbe sapere.
La Libera Muratoria è un’antica associazione le cui origini si perdono nella notte dei tempi, e che dal Settecento ha svolto un ruolo fondamentale all’interno della società civile e nella cultura europea e mondiale. Troppo pochi in realtà conoscono la sua identità, i suoi valori e la sua storia; troppo superficiale, o di parte, o preda delle fantasticherie, del dileggio o peggio ancora delle accuse gratuite, la letteratura che la riguarda. Quest’opera intende renderle giustizia, sgombrando il campo dai pregiudizi, dalle errate convinzioni e dalle false informazioni, illuminando il progetto di un “uomo nuovo” e di una nuova società, illustrando una vera scienza del vivere in armonia, nella libertà, nella fratellanza, nell’uguaglianza degli uomini e nel rispetto di Dio, Creatore del mondo.
Evitando le secche di una prosa meramente letteraria e agiografica, questo saggio-manuale affronta in maniera scientifica le più comuni domande dei curiosi, sviluppando un ritratto tematico della Libera Muratoria che soddisfa le più ampie aspettative di risposta, senza alcuna vacua esaltazione dei pregi dell’Istituzione e senza nulla nascondere dei suoi difetti. In fondo la massoneria non è altro che la coerenza a un sogno di perfezione, sognato ad occhi aperti e fondato su premesse teoriche e spirituali, sempre in bilico tra utopia e realtà, tra spiritualità e concretezza.
L’uomo, la sua dignità e la sua perfettibilità, sono al centro dell’universo massonico, ma non la donna; e di questo se ne tenta una spiegazione che non vuole essere una giustificazione, e senza condanne o assoluzioni per nessuno. Ad onta dei tanti delatori, anche Dio è presente nel quadro armonico dell’Istituzione, certo con la sua problematicità e con la sua incerta teologia, ma anche con il sicuro posto che Gli spetta nella vita dell’uomo.
Le modalità di trasmissione della conoscenza e dell’ideologia massonica sono affidate ai segreti dell’Arte Muratoria, alle regole dell’antica scienza delle costruzioni, rivisitate in chiave speculativa moderna, di cui si dà ampio conto, e ad un linguaggio originale, quello dei simboli e delle allegorie, senza il quale la massoneria non sarebbe quella che è, ma si confonderebbe col grigiore delle istituzioni profane.
Anche di esso si offre un’esaustiva spiegazione su come interpretarlo per comprendere il visibile e l’invisibile. L’opera è poi arricchita da una vasta disamina dei “fondamenti” della Libera Muratoria, delle sue pratiche iniziatiche, della sua didattica, delle sue tecniche formative, delle radici culturali da cui ha tratto la sua linfa vitale.
Il saggio si conclude con uno sguardo al presente, e uno al futuro carico di speranze, ma anche di proposte concrete per l’ulteriore sopravvivenza dell’Istituzione e per una sua rinnovata ed incisiva azione nell’avvenire dell’essere umano.