New York, primi del Novecento. Come è possibile per una ragazza bella e intelligente, senza grandi possibilità finanziarie, mantenere la propria integrità morale nei salotti più eleganti della città? E' la difficile scelta che dovrà fare Lily Bart, attratta dalla vita mondana ma decisa a rimanere se stessa, fino alla completa rovina. Tra feste, gite in campagna, bridge, spettacoli teatrali, pretendenti dalle grandi possibilità e giovani brillanti dai mezzi limitati, la narrazione delinea a poco a poco un grande affresco della società americana degli inizi del secolo, nello scontro tra le vecchie famiglie aristocratiche e i "nuovi ricchi".
La Wharton è sempre consapevole che le serate negli eleganti palazzi della Quinta Strada riflettono in modo spietato ciò che succede il mattino a Wall Street.
Ammirata da Henry James, Edith Wharton continua a esercitare un fascino profondo per la sua freschezza narrativa, la sua penetrazione psicologica, la lucidità nell'analizzare i rapporti umani. I suoi romanzi sono stati più volte adattati per il cinema: dopo il film che Martin Scorsese ha tratto da L'età dell'innocenza e Un caso terribile: Ethan Frome, diretto da John Madden, anche La casa della gioia è stato portato sullo schermo dal raffinato regista inglese Terence Davies.