
Lombardo Radice Lucio
La matematica da Pitagora a Newton
Il libro è breve e facile, in quanto si rivolge a lettori quasi privi di basi matematiche, e in particolare ai lettori più giovani. L’unico requisito richiesto è l’impegno e l’interesse; infatti pur presentando le idee in un modo che più facile e accattivante sarebbe difficile immaginare, l’autore avverte che «per comprendere la matematica occorre far funzionare il cervello, e questo costa sempre un certo sforzo. Chi è privo di mente, chi non prova gioia nel far lavorare il cervello, è meglio che non cominci neppure a leggere. Chi invece non si spaventa per le fatiche della mente, non si spaventi se qua e là, a prima vista, non capisce, e non pretenda di leggere tutto di seguito; ma legga attentamente, un poco per volta, saltando le cose più difficili, o facendosele spiegare da chi ha studiato più di lui».
Lucio Lombardo Radice rappresenta ancora, a chi se lo ricorda, l’interlocutore ideale: curioso di tutto, coltissimo, razionale, dedito alla didattica, tollerante e cortese, poteva alimentare un dialogo senza fine anche con vecchi e bambini. Le persone come Lucio sono la vera ricchezza del genere umano: creava, sì, la sua parte della matematica da matematico professionista, ma molta di più era la matematica che “regalava” a chi lo stava a sentire. Nella casetta al mare dove seguiva la sua seconda moglie Fabiola Ferrazzi, ci incontravamo in molti quando lui si decideva a scendere dalla cima dell’Argentario dove i frati suoi amici lo ospitavano offrendogli una cella in cui si rifugiava per meditare e scrivere.
Così come Lucio le racconta, l’aritmetica e la geometria delle origini divengono un prodigio della mente; al loro confronto la preistoria dei numeri svanisce nel nulla. Man mano che si introduce lo zero e la numerazione posizionale, i numeri decimali, gli irrazionali, i numeri negativi, le aree e i volumi, accompagnati nella storia da formidabili immaginatori come Euclide, Pitagora, Talete, Archimede e molti di più, man mano che oriente e occidente si incontrano, greci e arabi, latini e indiani, tutto un linguaggio di insospettata potenza viene a far parte dell’evoluzione degli esseri umani. E ci vuole sempre più chi, come Lucio, insaporendo la storia con queste cose solo a prima vista astratte, porta al banchetto il bambino, il dotto e l’uomo della strada.
Formato 15x21 cm., 128 pagine, copertina con alette, stampato su carta FSC
Prefazione di Carlo Bernardini
Vedi gli altri volumi della collana scientifica "Leonardo".
INDICE
Introduzione di Giorgio Israel
Avvertimento ai lettori prima che incomincino a leggere
1. I numeriUna meravigliosa invenzione dell’uomo - Una discussione con un ragazzo latino - «Calculi» e «abaci»: zephyrus e algoritmo - Anche gli «abaci» e i conti sulle dita continuano a servire a qualcosa - I numeri figurati di Pitagora - Le moderne calcolatrici elettroniche preferiscono la numerazione «in base due»
2. I triangoli
La scienza più antica è la geometria - Talete misura la piramide di Cheope con un bastone, due ombre e un’idea - Storia e leggenda del teorema di Pitagora - La dimostrazione di Pitagora, con due diverse scomposizioni di un quadrato
3. Le misure
Numero e misura - Le grosse difficoltà cominciano con le linee curve - Un’idea geniale di Archimede - Un tratto di curva «infinitamente piccolo» è un tratto di retta? - Copriamo una regione piana con fili. Riempiamo un solido con fogli - Ci vollero milleottocentocinquanta anni per inventare di nuovo il metodo di Archimede - La matematica moderna ha solo trecento anni
4. I simboli e i nuovi numeri
Anche «algebra» è una parola araba - Come si fa a «mettere in equazione» - Dai «debiti» ai «numeri negativi» - Gli irrazionali sono numeri? - Dall’algebra geometrica alla «logistica speciosa»
5. La geometria diventa algebra
Perché i «diagrammi» si chiamano «cartesiani» - Le coordinate della scacchiera e la scacchiera delle coordinate
6. Funzioni, derivate, integrali
y funzione di x - Lo spazio funzione del tempo x. Il diagramma di un movimento - I fondatori del calcolo infinitesimale - La velocità istantanea e l’idea di derivata - Area e integrale - Conclusione di una storia che non ammette conclusioni
Appendici
Lucio Lombardo Radice (Catania, 1916 - Bruxelles, 1982) Matematico, pedagogista, scrittore, è stato una delle figure di primo piano della cultura italiana della seconda metà del Novecento e assunse posizioni innovative sul piano della riforma dell’insegnamento. È stato professore di Geometria analitica all’Università “La Sapienza” di Roma. Oltre a molti saggi e trattati di algebra, ha scritto: La geometria degli invisibili (UTET, 1966), L’educazione della mente (Editori Riuniti, 1962), L’infinito (Editori Riuniti, 1981 e ripubblicato in questa stessa collana).