Marco Grompi
Le canzoni di Bob Marley. Commento e traduzione dei testi
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"La mia musica rimarrà per sempre. Può sembrare da stupidi affermare una cosa del genere, ma quando so come stanno le cose, io dico le come stanno. La mia musica rimarrà per sempre".
Bob Marley, giugno 1975
Sono trascorsi più di vent'anni dalla morte di colui che è stato definito "la prima e più grande rockstar del Terzo Mondo" e la figura di Bob Marley si è sempre più ingigantita, assumendo contorni mitologici e colorando la sua vicenda artistica e umana di sfumature leggendarie. Anche presso le generazioni più giovani il suo volto è ancora oggi un'icona sociopolitica al pari di quella di Che Guevara; il suo messaggio ha assunto i caratteri dell'universalità veicolato da canzoni sopravvissute alle mode proprio in virtù del fatto che in esse coestistono tutti gli elementi di una personalità fortissima, intrisa di spiritualità e, soprattutto, armata di una coerenza inattaccabile.
Partendo dalla minuscola Giamaica, Marley ha conquistato il mondo perchè artista completo, performer instancabie, musicista straordinario e, nondimeno, predicatore integerrimo, abilissimo comunicatore, leader politico, trascinatore di folle, portavoce di chi non ha voce. Nonostante le nefandezze legali e discografiche perpetrate dopo la sua scomparsa, ciò che più conforta è che, nella sua essenza, la sua figura e i contenuti chiave del suo messaggio arrivano ancor oggi a milioni di persone. Merito delle sue canzoni e del suo sorriso. Immortale e universale.