Davide Castellini
Le canzoni di Peter Gabriel. Commento e traduzione dei testi
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Nota: copertina non in perfetto stato di conservazione, presenta segni del tempo.
Nei venticinque anni trascorsi fra l'album d'esordio del 1977 e Up del 2002, Peter Gabriel ha abituato il pubblico ad attese sempre più lunghe e snervanti, ripagate da dischi soddisfacenti e ricchi di sfaccettature. I suoi otto album, cui vanno aggiunte tre colonne sonore e due compilation, contengono un'infinita varietà di spunti: dalle sfumature tardo progressivealle cromature hard rock, dal minimalismo new wave alla duratura infatuazione per le "musiche del mondo", dagli strumentali d'atmosfera alla rutilante energia dei singoli di successo.
Questo libro analizza il corpus dei testi concepiti da Peter Gabriel per album, singoli, colonne sonore, antologie e compilation, mettendone in luce le fonti di ispirazione, i temi ricorrenti e gli artifici retorici utilizzati. Uomo di vasti interessi e di buone letture, Gabriel riesce a celare un'ispirazione d'ascendenza "alta" in una filastrocca ballabile (Kiss that frog, 1992), così come a rappresentare in modo vivido il viaggio di Carl Gustav Jung in Africa (The rhythm of the heat, 1982). Scopriamo così un autore in grado di spaziare da sapidi giochi di parole a intricate metafore, da una dolente introspezione a fulminei squarci narrativi.