L’agire segue dall’essere. Ma come? Quale nozione di identità personale può sostenere il peso di un agire libero? Quali sono alcune delle difficoltà alle quali le nostre azioni vengono esposte quando l’esperienza sembra condannarci ad una identità assoluta, senza scarti, tra il nostro essere e le condizioni in cui ci possiamo trovare? Una identità in sé distinta quali prospettive etiche e quasi di salvezza ci consentirebbe di vedere e praticare?
In questo libro si cerca di impostare adeguatamente tali domande e di individuare un insieme di risposte fondate nel terreno di una filosofia capace di descrivere il tessuto che lega insieme l’identità e la distinzione nell’esperienza individuale come in quella sociale e storica.
Capire cosa significa la figura sovratemporale di Giobbe, gli insegnamenti di Epitteto, la critica di Luigi Scaravelli, la bellezza dell’universo copernicano ci porta a individuare forme di realismo, che toccano le esigenze più attuali delle scienze umane e della filosofia.