Roberto Lorusso
L'impresa virtuosa. Crescere e innovare in periodi di recessione
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«Difendere e valorizzare la diversità delle piccole e medie imprese. Questa è la nostra meta, anche in tempi di navigazione difficile. Cinque milioni di aziende manifatturiere – il numero più alto in Europa – costituiscono infatti un insieme di valori, idee e competenze costruitosi nel tempo e sedimentatosi nel territorio e rappresentano un patrimonio straordinario per il nostro paese. Se dunque, come suggerisce l’autore, conoscere con esattezza la propria destinazione aiuta a individuare il percorso per aggiungerla, è altrettanto vero che bisogna procedere su questa via con creatività, specialmente adesso che la crisi rischia di cambiare nel profondo la mappa dell’Italia che produce. Agli imprenditori di oggi, ma soprattutto a quelli di domani, si chiede dunque uno sguardo nuovo sul futuro e una sincera risposta alla domanda: quale modello di sviluppo cerchiamo? Da questo interrogativo scaturiscono molti temi: la sostenibilità ambientale, il lavoro femminile, l’innovazione nei processi decisionali e gestionali, nonché la capacità di attrarre talenti e di costruire una squadra creativa.
Ed è su questi problemi che occorre maturare un’attenta riflessione e avanzare proposte. Le piccole e medie imprese hanno tutte le carte in regola per farlo e, forse, hanno anche un jolly in più. Grazie a una profonda conoscenza dei territori e delle persone, possono individuarne con maggiore facilità bisogni ed esigenze e possono adottare più velocemente comportamenti ispirati alla responsabilità sociale. Questo nel futuro farà la differenza perché è grazie a tali pratiche che si costruisce la legittimazione sociale, un bene tanto impalpabile quanto prezioso per la vita di un’azienda. Etica e profitto non sono mai state così vicine, parola d’imprenditore».
Vincenzo Boccia,
presidente Piccola Industria Confindustria