L'Italia del dopoguerra. 1947-1953: una democrazia precaria

Paolo Soddu

L'Italia del dopoguerra. 1947-1953: una democrazia precaria

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    Nel primo quinquennio repubblicano, segnato dalla nascita della coalizione centrista guidata da De Gasperi, la democrazia italiana conobbe una divaricazione tra Costituzione scritta e Costituzione reale.

    La Costituzione sembrava profilare una democrazia di tipo consensuale o consociativo, ma le dinamiche reali si svolsero entro altri binari. La maggioranza di governo si presentò come unica garante possibile della democrazia, e i governi - avvertendo nella Costituzione quasi un impaccio - finirono per servirsi anche della legislazione autoritaria elaborata dalla dittatura fascista. Nacque così una sorta di "democrazia dissociativa", contenente al proprio interno spinte che tendevano pericolosamente a dissolvere il sistema democratico.

    All'interno di un quadro interpretativo nuovo, Paolo Soddu offre una ricostruzione attenta dei meccanismo che guidarono la vita politica della giovane democrazia repubblicana, evidenziando motivi e questioni importanti per la comprensione del presente.



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