
Debray R.
Lo Stato seduttore. Le rivoluzioni mediologiche del potere
Formato 14x21 cm., 160 pagine
Prefazione di Carlo Freccero.
Tra i primi a comprendere e segnalare l'avvento di una democrazia mediatica, nella quale l'enorme sviluppo dei mass media è destinato a cambiare profondamente i meccanismi della vita pubblica, Debray analizza il modo in cui i messaggi simbolici si iscrivono, si trasmettono e si sedimentano nella società. L'ingresso nella videosfera e la metafora sportiva, il ruolo dei corpi mediali e i nuovi linguaggi, lo stravolgimento dei concetti di destra e sinistra e le inedite modalità assunte dallo Stato pubblicitario, la perdita di ruolo della politica e la ridefinizione del concetto stesso di cultura sono gli elementi con cui l'autore delinea la mappa per comprendere il piano su cui si gioca oggi la partita politica.
Régis Debray è fra i più brillanti saggisti e scrittori francesi. A conclusione della drammatica avventura vissuta in Bolivia con Che Guevara, fu liberato grazie a un intervento di De Gaulle dopo quattro anni di carcere e di torture. Ha fatto poi parte del Consiglio di presidenza di François Mitterrand ed è oggi uno dei più autorevoli specialisti europei nello studio dei mass media. Tra le sue opere: Critique de la raison politique (1981); Le pouvoir intellectuel en France (1989); Cours de médiologie générale (1991); Vie et mort de l'image (1992); Transmettre (1997). Tra i suoi ultimi libri tradotti in italiano: La Repubblica spiegata a mia figlia (2002), Dio. Un itinerario (2002).