Il cannibale delle isole Marquesas che passeggia masticando un calcagno umano piace a Stevenson più del barista bianco che vende alcolici agli indigeni per piegarli alle esigenze dei mercanti occidentali. Allo stesso modo il barbaro re di Apemama, che terrorizza i sudditi e tiene a bada con scaltrezza gli stranieri, esercita su di lui il fascino della forza e della sua innegabile maestà.
Questi e altri personaggi popolano il paradisiaco paesaggio della Polinesia, cui lo scrittore era approdato per curarsi e dal quale non riuscirà più a staccarsi. Tutto il libro è un susseguirsi di episodi sui protagonisti di quella cultura già allora in via d'estinzione, sulle guerre e le orge, i vizi e le superstizioni, le virtù e le qualità umane e creative.