Marco Grompi
Neil Young. 1963-2003: 40 anni di rock imbizzarrito
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Voler parlare approfonditamente della carriera di Neil Young è come addentrarsi in un labirinto. Young è un artista che ha attraversato quattro decenni di storia della musica rock (ed è da poco entrato nel quinto) lasciando in ognuno di essi un segno profondo. Eppure non è tutto qui. Parlare di Neil Young significa prendere atto che degli oltre quaranta album da lui pubblicati da solo, con i Buffalo Springfield, con Crosby Stills Nash & young o con i Crazy Horse, ce ne sono almeno una decina che dovrebbero stare nella collzione di chiunque voglia vantarsi di essere un appassionato di rock. Ma non è una questione di generi o di stili, ma di passione, d'istinto. Neil Young segue esclusivamente la propria ispirazione. Un'impresa che non tutti gli artisti possono permettersi per svariati motivi. Il più importante è che non tutti gli artisti rock hanno avuto una creatività tanto longeva e debordante (forse solo Bob Dylan), ma soprattutto difficilmente nel mondo del rock si è potuto assistere a inattese e perentorie "rinascite artistiche" come quelle a cui ci ha abituato Neil Young nel corso della sua carriera.
Questo libro, a metà tra biografia, analisi musicale e aneddotica, offre uno squarcio sui retroscena di ogni album inciso dal rocker canadese, sulle varie tournée da lui effettuate (migliaia i concerti), ma anche sul materiale inedito che giace nei suoi preziosi archivi e su alcune delle vicende personali che hanno maggiormente influito sulla sua musica. Uno studio che si pone come la più approfondita e completa analisi dell'opera di Neil Young attualmente in circolazione.