
Immanuel Kant
Per la pace perpetua
Kant aveva una concezione ottimistica della storia, una concezione che noi non abbiamo più. Ma le sue idee restano tra le più audaci e illuminanti che mai siano state concepite sul grande tema e costituiscono, ancora oggi, una base di discussione e un sicuro orientamento per chiunque sia convinto che il problema dell’eliminazione della guerra è il problema cruciale del nostro tempo.
[…] «Qui, come negli articoli precedenti, non si tratta di filantropia ma di diritto, e ospitalità significa quindi il diritto di uno straniero, che arriva sul territorio altrui, di non essere trattato ostilmente. Può venirne allontanato, se ciò è possibile senza suo danno, ma fino a che dal canto suo si comporta pacificamente, l’altro non deve agire ostilmente contro di lui».
[…] «un diritto di visita spettante a tutti gli uomini, quello cioè di offrirsi alla socievolezza in virtú del diritto al possesso comune della superficie della Terra, sulla quale, essendo sferica, gli uomini non possono disperdersi all’infinito, ma devono da ultimo tollerarsi nel vicinato, nessuno avendo in origine maggior diritto di un altro ad una porzione determinata della Terra».
Pagine: 104.
Prefazione di Noberto Bobbio.
A cura di Nicolao Merker.
INDICE
Prefazione di Norberto Bobbio
Sezione prima
Contenente gli articoli prelimianri per la pace perpetua tra gli Stati
Sezione seconda
Contenente gli articoli definitivi per la pace perpetua tra gli Stati
Appendice
I. Sulla discordanza tra morale e politica in ordine alla pace perpetua
II. Dell'accordo della politica con la morale secondo il concetto trascendentale del diritto pubblico