Il lungo itinerario storico-teoretico della riflessione pedagogica, dalla paideia greca alla pedagogia scientifica, fatto di accelerazioni improvvise e di brusche frenate sul piano epistemologico, fa emergere l'intimo nesso che lega il sapere pedagogico alla politica. In particolare, la Resistenza prima e la Ricostruzione poi hanno dato linfa nuova alla pedagogia accentuandone la declinazione sociale e quella politica.
L'opposizione al fascismo e la voglia di ricostruire un Paese che il fascismo stesso aveva lacerato sul piano morale e distrutto sul piano materiale, aprono nel dibattito pedagogico un filone di ricerca volto all'impegno civile e in prima linea nella battaglia per l'alfabetizzazione di massa e per la formazione di una nuova coscienza democratica.
Il volume, prendendo atto dell'attuale disinteresse dei cittadini nei confronti della sfera pubblica e, nel contempo, della crisi delle istituzioni, riflette sulla necessità di aprire un dibattito serrato sul rapporto pedagogia-politica, ipotizzando nuove forme di educazione alla politica, intesa anche come educazione alla cittadinanza e alla vita democratica.