Quel gene di troppo. L'incognita OGM e il rischio sostenibile

Bizzarri Mariano

Quel gene di troppo. L'incognita OGM e il rischio sostenibile

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    Siamo distribuiti su tutto il territorio nazionale da Messaggerie Libri. La promozione è affidata a EmmePromozione.

    Formato 15x21 cm., 320 pagine.

    Il tema Ogm sta tornando prepotentemente di attualità, ora che è decaduta la moratoria imposta dall'Unione Europea sulla coltivazione di piante geneticamente modificate e che ci si appresta a riesaminare la relativa normativa e con questa le domande di autorizzazione per centinaia di prodotti geneticamente modificati. Non si tratta quindi di un dibattito accademico, ma di un confronto reale, articolato su piani diversi - scientifico, culturale, politico, economico - e che vede ciascuno protagonista nel proprio ambito. Riassunta nelle sue linee essenziali la questione si pone nei seguenti termini: a distanza di circa undici anni dalla introduzione delle colture commerciali geneticamente modificate, attualmente solo quattro piante Ogm hanno conquistato posizioni di mercato significative (mais, cotone, colza, soia). La maggior parte degli altri nuovi costrutti hanno presentato gravi inconvenienti o sono rimasti allo stadio di progetti, a riprova della complessità intrinseca all'impresa affrontata. Dubbi crescenti sono venuti emergendo circa i vantaggi che gli Ogm offrirebbero in termini economici o agronomici. La posta in gioco è alta ed è necessario riportare il confronto a un livello di verifica scientifica che non lasci spazio ad ambiguità o ad alibi di sorta. Rispetto alle questioni precise e specifiche sottolineate da una letteratura ormai vastissima, occorre che governi, aziende e scienziati siano chiamati a rispondere nel merito. Giaculatorie indignate o speculazioni interessate non sono ricevibili. E le accuse di scarsa scientificità che spesso i supportes del transgenico amano rivolgere con disprezzo ai loro interlocutori vanno rispedite al mittente. Facendo ripartire il confronto su un piano di parità, di reciproca attenzione e rispetto. Rinunciando a pregiudizi e preconcetti ideologici. La produzione di organismi geneticamente modificati è il risultato di un significativo ampliamento di conoscenza scientifica e promette di dotare gli organismi modificati di importanti proprietà. Quali altre innovazioni si producono negli organismi modificati? Quale grado di stabilità ha la modifica apportata? Quali effetti può avere questa produzione sull'ambiente? Quali effetti può avere sulla salute umana? Quale bilancio tra rischi e benefici?

    Mariano Bizzarri Nato a Roma il 12 ottobre 1957, medico, oncologo, ricercatore, è docente di Biochimica e professore di Patologia Clinica presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università La Sapienza di Roma. Autore di oltre 90 pubblicazioni scientifiche, ha dato alle stampe numerosi testi specialistici quali Melatonina: biosintesi e fisiopatologia, 1996; La terapia medica dei Tumori, 1996; Le Infezioni micotiche nel Paziente Oncologico, 1998; La Mente e il Cancro, 1999; e divulgativi Il Tramonto del Tumore, 1991; Estate e Salute, 1992. Molte di queste suo opere sono state tradotte all'estero. Si è anche cimentato nel romanzo di fanta-biologia con Il caso del 238, e con i temi della filosofia della Scienza (Dall'Alchimia alla Chimica, 2004; Intervista sulla Scienza, 2006). È membro del comitato scientifico della rivista Anthropology and Philosophy, e dell' International Journal of Tumor Marker Oncology. Ha fatto parte della Commissione Ogm e del Consiglio Superiore Tecnico-Scientifico del Ministero dell'Agricoltura. È membro del Consiglio Tecnico Scientifico dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), fondatore e segretario della ISSBB (Italian Society for Space Biomedicine and Biotechnology, 2005), co-fondatore della AssIMet (Associazione Italiana Metabolomica) e del Consiglio dei Diritti Genetici.