Rapporto sulla Cina

Lina Unali

Rapporto sulla Cina

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    Siamo distribuiti su tutto il territorio nazionale da Messaggerie Libri. La promozione è affidata a EmmePromozione.

    Pag. 320.

    Il libro tratta della secolare familiarità tra l’Europa e la Cina, dell’antica cultura filosofica trasmessa in Occidente e ammirata dalle nazioni; della cosiddetta invasione (qīnlüè) europea che permane alla base di considerazioni presenti e mute recriminazioni; dell’influenza letteraria e artistica di un mondo sull’altro, soprattutto a partire dalla metà del ’700, con alterne vicende, fino ai nostri giorni. Il Rapporto sulla Cina è stato scritto avendo anche di mira una migliore conoscenza reciproca.

    Leopardi si dimostrava disgustato dai caratteri della lingua cinese scritta, al punto di chiedersi: «Che è questo ingombro di lineette, di puntini, di spazietti, di punti ammirativi doppi e tripli, che so io? Sto a vedere che torna alla moda la scrittura geroglifica, e i sentimenti e le idee non si vogliono più scrivere ma rappresentare, e non sapendo significare le cose colle parole, le vorremo dipingere o significare con segni, come fanno i cinesi la cui scrittura non rappresenta le parole, ma le cose e le idee». Si deve dire che l’interpretazione leopardiana della lingua cinese secondo la quale i caratteri rappresentano le cose e le idee e non le parole appare corretta, se non altro, dimostra una profonda intuizione di quel che la lingua sia e tenda ad essere.

    Lina Unali, nata a Roma da famiglia originaria del nord della Sardegna, studia al Liceo Tasso, si laurea in Lettere presso l’Università di Roma. Dal 1963 Assistente volontaria nell’Istituto di Letteratura Inglese. Vincitrice nel 1968 di cattedra presso Liceo Fermi di Genova. Insegna all’Università di Cagliari (1969-1982) e, dal 1983, all’Università di Roma Tor Vergata, in qualità di professore ordinario di Letteratura Inglese. Risiede in Inghilterra e negli Stati Uniti, usufruendo, in anni diversi, di due borse di studio Fulbright; a Delhi, sotto il patrocinio della Nehru University, a Mogadiscio, a Taipei, presso la National Taiwan University. Viaggia in Cina. Organizza seminari in Convegni della European Association of American Studies e presso la sua Università. Coordinatrice del Dottorato nel 2007. Fonda il Centro di Studi e Ricerche Asia and the West, Asia e Occidente e un Master in Relazioni Internazionali. Studia per molti anni le lingue russa, hindi e cinese. Tra le pubblicazioni si segnala “Percorsi su carta dell’emigrato franco-canadese Jack Kerouac”, “Il Ponte”, 1981; Star of India. Imperial themes The other face of English literature Modes of representing the Subcontinent (2011); Poems of Liguria and Sardinia, Paterson Literary Review (2011).

    INDICE

    11 Premessa

    15 I . Elementi conoscitivi fondamentali per la comprensione della realtà storica e culturale cinese
    15 1.1. Yin Yang
    16 1.2. Manicheismo e Yin Yang
    17 1.3. Il I Ching e Yin Yang
    18 1.4. Yin Yang e il Libro del Genesi
    19 1.5. Pan Gu e Yin Yang
    20 1.6. Yin Yang e lo scrittore cinese Lu Xun (1881-1936)
    22 1.7. I Meridiani (jīngluò; nella trascrizione Wade-Giles, studiosi come Needham scrivono ching invece che jīng)
    26 1.8. L’esistenza di Dio e la missione mongola
    27 1.9. Il nome di Dio, Theos, Elohim
    29 1.10. Venerazione dell’Imperatore
    30 1.11. Le tre Religioni e l’arte
    31 1.12. Il Tao-tê-ching (pinyin: Dàodéjīng)
    34 1.13. Yin Yang e la poesia della dinastia Tang
    36 1.14. Punto di vista cosmologico piuttosto che teologico
    37 1.15. Considerazioni su zoroastrismo e taoismo
    37 1.16. François Cheng e Shi Dao (1642-1707): la via taoista
    38 1.17. Taoismo e Buddismo si fondono
    41 1.18. Gengis Khan, Kublai Khan e Timur y Leng
    41 1.19. Marco Polo (1254-1324)
    42 1.20. Ibn Battuta
    43 1.21. La Via della Seta (sīchóu zhī lù) e le regge borboniche
    44 1.22. Un segmento della Via della Seta nelle province dell’Asia nord occidentale
    54 1.23. Le Mille e una Notte: la Cina e la figlia dell’Imperatore
    56 1.24. Henry Hudson (1565-1611)
    57 1.25. Il tè
    58 1.26. Storie di incendi famosi: il Museo di Boston e la distruzione del Cuttysark
    59 1.27. Le missioni dei gesuiti in Cina
    60 1.28. La Compagnia delle Indie Orientali e la carta di Carlo II
    61 1.29. Thomas Chippendale (1718-1779)
    63 1.30. Yuan Ming Yuan, il giardino dei giardini
    63 1.31. William Chambers (1706-1796)
    66 1.32. L’Enciclopedia cinese
    67 1.33. Pidgin English e Sir William Jones invita allo studio della lingua cinese
    70 1.34. Traslitterazione e romanizzazione della lingua cinese: Thomas Francis Wade (1818-1895) e Herbert Allen Giles (1845-1935)
    71 1.35. Fine del ’700, Filadelfia e la Cina
    72 1.36. La dinastia mancese dei Qing
    72 1.37. Triangolarità e quadrangolarità del rapporto internazionale
    73 1.38. Il cinabro
    74 1.39. Francia e Cina
    76 1.40. Napoleone e la Cina

    79 II. Territori inquieti ed espansione imperiale
    79 2.1. Ambasceria dell’Inghilterra alla Cina
    80 2.2. 1783, Lord George Macartney
    81 2.3. Ba guo lienjin, la Lega delle otto nazioni e lo studio del bambino cinese alla scuola elementare
    81 2.4. Stati vassalli
    83 2.5. Spagna e Cina
    84 2.6. Olanda, Giappone e Cina
    87 2.7. Guerre commerciali e trattati diseguali
    88 2.8. La Taiping Rebellion
    89 2.9. Sfere di influenza straniera
    91 2.10. Movimenti di riforma e la ribellione dei Boxer
    93 2.11. La presentazione della società dei Boxer nell’opera di H.G. Wells (1886-1946)
    95 2.12. Pierre Loti e la rivolta dei Boxer
    99 2.13. Un impero informale
    100 2.14. Presentazione della città di Tian Jin e del suo territorio
    105 2.15. Ritorno nel Yunnan e la Lunga Marcia
    107 2.16. La separazione della Russia dalla Cina dopo il Convegno della Federazione mondiale dei sindacati, Pechino 1960

    109 III. Scrittura di missioni
    109 3.1. Alle porte della Cina
    116 3.2. Athanasius Kircher e il problema di un Dio creatore
    120 3.3. Padre Matteo Ricci (Macerata, 6 ottobre 1552 – Pechino, 11 maggio 1610) e la sua interpretazione della cultura cinese
    128 3.4. I tre periodi di penetrazione cristiana in Cina
    129 3.5. I letterati non comprendono il cristianesimo
    131 3.6. Matteo Ricci, il confucianesimo riformato e il Giappone
    133 IV. Fiori di cristallo colorato, madreperle e draghi nei palazzi reali d’Europa. Porcellane a Oriente e a Occidente
    133 4.1. La Cina alla corte di Cosimo II dei Medici e in tante altre corti europee
    148 4.2. Cappelli di castoro e porcellane cinesi nei quadri di Johannes Vermeer (1632-1675)
    149 4.3. Orientalia a Ravello. Villa Cimbrone e Villa Rufolo
    151 4.4. Seta e vasi cinesi nel Castello Bufalini a San Giustino
    153 4.5. Porcellane cinesi con gli stemmi di famiglia nobiliare italiana
    155 4.6. Porcellane cinesi nel Museo Duca di Martina nella Villa Floridiana di Napoli
    156 4.7. Possibile evoluzione della figura del drago cinese nella pittura di Raffaello e il drago scozzese

    161 V. La settima colonia italiana era nella lontana Cina
    161 5.1. Difficoltà italiane di inserimento in Cina
    164 5.2. Tien Tsin e le umiliazioni straniere
    166 5.3. Il quartiere italiano ora
    167 VI. Composizioni letterarie italiane, inglesi, tedesche, americane di immagini della Cina
    167 6.1. Italia, Francia e Inghilterra e l’Orfano della Cina
    176 6.2. La letteratura italiana e la Cina
    176 6.2.1. Pietro Metastasio
    179 6.2.2. Il teatro di Carlo Gozzi
    181 6.2.3. La Turandot di Puccini
    183 6.2.4. Giacomo Leopardi e la Cina
    192 6.2.5. Gabriele D’Annunzio (1863-1938), la passione per gli oggetti cinesi e la scrittura carica di temi esotici
    202 6.2.6. Grazia Deledda e le arie orientali, da Bisanzio alla lontana Cina
    205 6.2.7. Curzio Malaparte e la gratitudine verso il popolo cinese
    208 6.2.8. Italo Calvino
    215 6.2.9. Scrittori italiani in Cina
    215 6.3. La faccia cinese della letteratura inglese
    216 6.3.1. Daniel Defoe (1660-1731). Le ulteriori avventure di Robinson Crusoe e Il Captaino Singleton
    221 6.3.2. Samuel Johnson (1709-1784): Rasselas, 1759
    224 6.3.3. Oliver Goldsmith (1728-1774), da Il Cittadino del mondo (The Citizen of the World), 1762
    226 6.3.4. William Blake
    228 6.3.5. La Austen usa la parola China per indicare la Cina e la porcellana
    230 6.3.6. Marlowe, Coleridge e la Cina sotto la dinastia mongola e la dinastia Ming
    234 6.3.7. Tracce di Cina in Dickens
    237 6.3.8. Mary Shelley e Percy Bysshe Shelley
    239 6.3.9. Differenze tra la Cina e il Giappone nell’opera di Aldous Huxley, a favore della Cina
    240 6.3.10. Alcune note su Dedalus e Ulisse di James Joyce
    244 6.4. Filosofia e letteratura in lingua tedesca
    244 6.4.1. Arthur Schopenhauer (1788-1860)
    249 6.4.2. Franz Kafka (1883-1924)
    254 6.4.3. Carl Gustav Jung (1875-1961) e il I Ching
    261 6.5. Cina e America
    263 6.5.1. Ezra Pound e la Cina
    267 6.5.2. Ta S’eu
    270 6.5.3. Pound, Fenollosa e i caratteri cinesi
    272 6.5.4. La corrispondenza tra Ezra Pound e James Joyce

    277 VII. La lingua cinese. Le arti marziali interne
    277 7.1. Prospettive linguistiche
    278 7.2. Le difficoltà della lingua cinese
    283 7.3. Cinese e giapponese
    284 7.4. Shaolin e le arti marziali
    289 7.5. Arti marziali e filosofia cinese nel poeta Du Fu (712-770)
    293 7.6. Stare a sentire un maestro, verbi transitivi e intransitivi

    299 Appendice I. Ancora sui Meridiani
    303 Appendice II. Aladino, نيدلا ءالع , 'Alā 'ad-Dīn, gloria di Allah, 阿拉丁ālādīng. La «Histoire de Aladdin» e la Cina
    307 Traslitterazione, romanizzazione, latinizzazione, il pinyin
    309 Note sulle immagini presenti nel testo