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Charles-Alexis Clérel de Tocqueville

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    «Questi scritti saranno uno specchio in cui mi divertirò a osservare i miei contemporanei e me stesso, non un quadro destinato al pubblico. Nemmeno i miei migliori amici ne saranno a conoscenza… Intendo scoprire con sincerità le ragioni che ci hanno indotto ad agire…Insomma voglio esprimere francamente ciò che ricordo e pertanto è necessario che questi scritti restino assolutamente segreti.»
    Queste memorie – scritte ricorda Braudel nella Prefazione, «con vivacità da un uomo rimandato bruscamente ai suoi ozi dopo una tempesta rivoluzionaria che l’ha terribilmente scosso… e che cerca di mettere un poco d’ordine nelle sue impressioni» – non sono solo l’affascinante (e letterariamente splendida) confessione dell’ultimo grand seigneur illuminista: sono anche la testimonianza di una lucidità di analisi ineguagliata, capace di esprimersi in ritratti elegantemente crudeli e in intuizioni fulminanti.


    Formato 15x21cm.

    Pag. 488.


    Charles-Alexis Clérel de Tocqueville (1805-1859), storico e uomo politico francese, dopo essere stato negli Stati Uniti scrisse La democrazia in America (pubblicato in due parti nel 1835 e nel 1840), in cui individuò e analizzò i meccanismi e i pericoli (conformismo, manipolazione dell’opinione pubblica) della democrazia moderna. Liberale, si oppose in patria all’autoritarismo di Napoleone III. Nel 1856 pubblicò l’altro suo grande affresco storicopolitico, L’antico regime e la rivoluzione.


    INDICE

    Prefazione
    di Fernand Braudel

    Premessa del curatore

    Cronologia della vita e delle opere di Tocqueville

    Ricordi

    Parte prima
    I. Origine e caratteri di questi ricordi. Fisionomia generale dell’epoca che ha preceduto la rivoluzione del 1848. Segni precursori di tale rivoluzione
    II. I banchetti. Sicurezza del governo. Preoccupazione dei capi dell’opposizione. Messa in stato d’accusa dei ministri
    III. Disordini del 22 febbraio. Seduta del 23 alla Camera. Nuovo ministero. Opinioni di Dufaure e di Beaumont
    IV. Il 24 febbraio. Piano di resistenza dei ministri. La guardia nazionale. Il generale Bedeau
    V. Seduta della Camera. La duchessa d’Orléans. Il Governo provvisorio

    Parte seconda
    I. Mio giudizio sulle cause del 24 febbraio e miei pensieri su ciò che ne sarebbe risultato
    II. Parigi, all’indomani del 24 febbraio e i giorni successivi. Carattere socialista della nuova rivoluzione
    III. Incertezze degli ex parlamentari sull’atteggiamento da assumere. Mie riflessioni su ció che devo fare e mie decisioni
    IV. Mia candidatura nel dipartimento della Manica. Aspetto della provincia. Le elezioni generali
    V. Prima riunione dell’Assemblea costituente.Aspetto di tale Assemblea
    VI. Miei rapporti con Lamartine. Sue tergiversazioni
    VII. Il 15 maggio 1848
    VIII. La festa della Concordia e la preparazione delle giornate di Giugno
    IX. Le giornate di Giugno
    X. Seguito delle giornate di Giugno
    XI. La Commissione costituzionale

    Parte terza
    Il mio ministero: 3 giugno-29 ottobre 1849
    I. Ritorno in Francia. Formazione del gabinetto
    II. Fisionomia del gabinetto. Suoi primi atti, fin dopo i tentativi insurrezionali del 13 giugno
    III. Governo interno. Dispute in seno al gabinetto. Le sue difficoltà nei confronti della maggioranza e del presidente
    IV. Gli Affari esteri

    Appendice
    I. Il 24 febbraio, secondo G. de Beaumont
    II. Conversazione con Barrot (10 ottobre 1850).
    Il 24 febbraio, secondo la sua versione
    III. Tracce del 24 febbraio. Sforzi di Dufaure e dei suoi amici per impedire la rivoluzione di Febbraio. Responsabilità di Thiers, che li ostacola
    IV. Note per i «Ricordi» dal mese di giugno 1848 al mese di giugno 1849. (Aprile 1851)
    V. Note diverse sulla parte che mi resta da scrivere dei «Ricordi» (aprile 1851, per strada per tornare)
    VI. Conversazione avuta con il presidente della repubblica il 15 maggio 1851. (Lo vedevo per la prima volta dopo il mio ritorno dall’Italia)
    VII. Revisione della Costituzione. Conversazione avuta con Berryer il 21 giugno 1851, in un incontro avvenuto a casa mia. Eravamo entrambi membri della Commissione di revisione
    VIII. Discorso sul diritto al lavoro. 12 settembre 1848
    IX. Discorso sull’elezione del presidente della repubblica. 5 ottobre 1848
    X. Discorso sulla questione di Roma. 18 ottobre 1849
    XI. Dopo il colpo di Stato

    Indice dei nomi