Bruno Tobia
«Salve o popolo d'eroi...». La monumentalità fascista nelle fotografie dell'Istituto Luce
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La gestione autoritaria dello Stato, i rituali politici e l'uso spregiudicato dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, non sono stati gli unici strumenti di consolidamento del regime fascista. Anche un uso abile della memoria nazionale ha consentito a Mussolini di conquistare le coscienze degli italiani. In quest'ambito i monumenti edificati nel Ventennio costituiscono una testimonianza insostituibile in quanto "luoghi della memoria" progettati o utilizzati dal regime a scopo propagandistico.
Le numerose celebrazioni, visite e manifestazioni che vi si tenevano, avevano lo scopo di far convergere l'attenzione degli italiani su eroi o episodi della nostra storia nazionale selezionati in funzione della loro utilità alla politica del regime. I fotografi dell'Istituto Luce non si lasciarono sfuggire l'occasione di documentare ogni momento importante di questo culto: dalle innumerevoli visite al Vittoriano, trasformato in vero e proprio centro di irradiazione della politica monumentale del fascismo, alla ripresa dei solenni rituali in difesa dei "sacri" confini nazionali.