Sinistra senza classi. Il conflitto nell'era dell'economia globale

Adalberto Minucci

Sinistra senza classi. Il conflitto nell'era dell'economia globale

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    I neoliberisti ortodossi tendono a rinchiudere la fase della globalizzazione e dell'innovazione diffusa in una griglia di grandi luoghi comuni: quelli della società senza classi, della tecnologia che elimina posti di lavoro, della fine dello Stato sociale, di un capitalismo trionfante destinato ormai all'eternità.

    Pur di essere accettata come forza di governo, la sinistra italiana sembra aver accolto buona parte di queste idee correnti, rinunciando in loro nome a una concreta analisi della società moderna e indebolendo la cultura politica del paese. resto però una contraddizione paradossale: mentre si nega l'esistenza delle classi, si assiste disarmati al riproporsi di una divisione di classe primordiale ed elementare, ovvero al conflitto fra ricchi e poveri; una divaricazione che si è fatta particolarmente acuta negli Stati Uniti, ma che si sta aggravando anche in Italia e in altgri paesi europei.

    La globalizzazione dell'economia e l'evoluzione delle tecnologie non sono processi oggettivi neutri e ineluttabili: essi richiedono scelte e orientamenti che non possono fare a meno di una moderna analisi delle classi, del rapporto scienza-produzione e delle possibili evoluzioni del lavoro.


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