Il volume si colloca nell’ambito degli studi di pragmatica ma è volto a descrivere i fenomeni comunicativi che rientrano nel dominio più specifico della sociopragmatica intesa quale studio dei fattori sociali che condizionano l’interpretazione e la realizzazione degli atti comunicativi. È importante perciò individuare quelle abilità che ci consentono di adottare le strategie linguistiche appropriate in un dato contesto alle diverse variabili sociali, come il grado di imposizione di un atto linguistico, il potere o la distanza sociale, variabili che entrano in gioco fra i partecipanti ad una interazione comunicativa.
L’autrice ci mostra come la pragmatica non includa solo le condizioni generali dell’uso comunicativo della lingua, ma anche le condizioni più locali e culturali che hanno a che fare con i molteplici e vari usi sociali della lingua e ci indica il necessario approdo della pragmatica, tradizionalmente intesa, alla sociopragmatica. Si tratta di un approccio interdisciplinare che permette di ampliare ed estendere gli orizzonti della pragmatica ed inglobare al suo interno la nozione di lingua come mezzo attraverso cui si dispiegano le azioni umane, condizionate dalla situazione comunicativa.Questa situazione è influenzata non solo dalle condizioni sociali che rendono possibile la comprensione tra gli individui, ma soprattutto dai ruoli che i parlanti assumono nelle diverse situazioni in relazione ai loro scopi, convinzioni e desideri.
Quella di incrociare differenti prospettive di studio sulla lingua è una sfida vera e propria a quanto scriveva Saussure per cui l’oggetto della linguistica ci appare un ammasso confuso eteroclito senza legame reciproco se non ci riportiamo ad un punto di vista univoco. La sociopragmatica può aiutarci a costruire un modo plurale di guardare al linguaggio e alle lingue ridefinendo i rapporti tra langue e parole e spostando in avanti le frontiere dello studio della lingua.