Su Lukács. Frammenti di un discorso etico-politico

Giuseppe Prestipino

Su Lukács. Frammenti di un discorso etico-politico

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    Lukács abbandona lo schema unilineare, la vecchia formula del progresso prestabilito in forme univoche, e valorizza il tema delle alternative possibili. Il mondo moderno non è la scena di una rappresentazione già scritta al termine della quale debba esserci necessariamente e fatalmente il trionfo del socialismo. Come non potremo mai escludere una enorme catastrofe naturale o cosmica, perché le leggi di base della natura inorganica sovrastano le altre venute dopo, a partire dalla natura organica, così nella stessa vita sociale i giochi non sono fatti, la partita non è conclusa, tutti gli esiti sono possibili, anche quelli socialmente e politicamente catastrofici.

    Giuseppe Prestipino


    Formato 13x21 cm., pagine 171, stampato su carta FSC.

    A cura di Lelio La Porta.

    Appendice di Velio Abati.


    Giuseppe Prestipino (Gioiosa Marea, 1 maggio 1922 – Civitavecchia, 17 settembre 2020) a lungo militante, dal 1943, nel Partito comunista italiano (membro anche del Comitato Centrale), del sindacato, della stampa comunista, e infine nel partito della Rifondazione comunista, è stato redattore della rivista Critica Marxista, del cui comitato editoriale faceva ancora parte. È stato tra i fondatori e i protagonisti della International Gramsci Society Italia e, per il Dizionario gramsciano, ha scritto moltissime voci. Ha insegnato nelle università, da ultimo presso l’Università di Siena, Filosofia della storia e Filosofia teoretica. È stato anche presidente del Centro per la filosofia italiana, di cui era ora presidente onorario.
    Tra i suoi tantissimi libri, L'arte e la dialettica in Lukács e della Volpe (1961), Natura e società (1973), Da Gramsci a Marx (1979), Modelli di strutture storiche (1993), Narciso e l’automobile (2000), Realismo e Utopia. In memoria di Lukács e Bloch (2002), Tre voci nel deserto. Vico Leopardi Gramsci (2006), Gramsci vivo e il nostro tempo (2008), Diario di viaggio nelle città gramsciane [2011], L'arte della memoria [2015]. Ha curato, con Lelio La Porta, due antologie gramsciane: Contro l’indifferenza (2008), I Quaderni del carcere di Antonio Gramsci. Un’antologia (2014).

    Velio Abati e Lelio La Porta svolgono l’attività di Cultori della Materia della cattedra di Letteratura italiana e didattica della letteratura (Prof. Donatello Santarone) presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.