
Rossi Rosa
Teresa d'Avila
Formato 15x21 cm., copertina con alette, stampato su carta FSC, 344 pagine.
Introduzione e cura di Loretta Frattale
Una vivace ragazza castigliana stretta nel dilemma tra matrimonio e convento; una borghese di origine ebraica alla ricerca di una nuova e diversa identità nella Spagna da cui gli ebrei erano stati espulsi nel 1492 e dove gli ebrei convertiti al cristianesimo erano strettamente controllati dall’Inquisizione; una monaca che sceglie la via della perfezione; una mistica che fonda nuove comunità monastiche femminili (e maschili) nel clima controriformistico del Concilio di Trento, tra difficoltà e resistenze di ogni tipo; e infine un’accanita lettrice che si fa scrittrice, che si dedica per tutta la vita a dare voce, parola, forma e durata alle proprie esperienze. Intorno alla figura di questa donna si snoda una straordinaria galleria di luoghi e personaggi, una trama di eventi minimi e grandiosi. Il racconto, fittamente intessuto di documenti d’epoca e di brani delle opere e delle lettere di Teresa, procede come se si guardasse quel mondo con gli occhi della Carmelitana e lo si leggesse con il conforto – per quanto possibile – della sua parola sempre viva e diretta.
Rosa Rossi Ha insegnato per molti anni “Letteratura spagnola” all’Università “La Sapienza” e all’Università “RomaTre” di Roma. Ha scritto numerose opere specialistiche e di divulgazione tra cui: l’edizione italiana del Lazarillo de Tormes, 1987-1993, le biografie di Teresa d’Avila (Esperienza interiore e storia nell’autobiografia di Teresa d’Avila, Bari, Adriatica Editrice, 1977, Teresa d’Avila, Biografia di una scrittrice, Editori Riuniti, 1983 e 1999) e di Giovanni della Croce (Giovanni della Croce, Solitudine e creatività, Editori Riuniti, 1993). Con il suo Ascoltare Cervantes, Editori Riuniti, 1987 ha aperto nuove prospettive di riflessione critica sull’autore del Don Quijote. Nel 1992 è uscita la suaBreve storia della letteratura spagnola. Ha pubblicato, inoltre, Le parole delle donne, Editori Riuniti, 1978 e due romanzi: Una visita di primavera (1979) e L’ultimo capitolo (1984). Con Doriano Fasoli ha scritto Le estasi laiche di Teresa d’Avila, 1998.
Loretta Frattale Insegna “Letteratura spagnola” all’Università di Roma “Tor Vergata”. Pubblica in Italia e in Spagna. Si è principalmente occupata del Modernismo e del Novecentismo catalani (Rusiñol, D’Ors), degli scrittori della cosiddetta “Generazione del Novantotto” (Ganivet, Unamuno), della poesia del primo Novecento (Jiménez, Lorca, Alberti), ma anche della mistica ispanica (da Raimondo Lullo a Giovanni della Croce). Ha tradotto e/o introdotto testi di autori catalani (Il libro delle bestie di Raimondo Lullo) e spagnoli (tra gli altri, Indagine su un uomo morso dalla tarantola di Pedro Francisco Doménech, Idearium spagnolo di Ángel Ganivet, Faville di vita di Carlos Edmundo de Ory). Ha recentemente tradotto, introdotto e annotato, per questa stessa casa editrice, il secondo volume delle memorie di Rafael Alberti (L’albereto perduto. Terzo e quarto libro) e pubblicato il volume Melanconia, crisi e creatività nella letteratura spagnola tra Otto e Novecento. Ha collaborato e collabora a riviste italiane e straniere.