Angelo Brelich, Károly Kerényi
Tra gli asfodeli dell'elisio. Carteggio 1935 - 1959
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Il nucleo del presente volume è costituito dal carteggio inedito tra Károly Kerényi e Angelo Brelich, due tra i massimi storici delle religioni di livello internazionale […].
Se dovessimo indicare in modo sintetico […] l’interesse che più di ogni altro accomuna i due studiosi, tanto da indurli a intrecciare un denso dialogo epistolare, porremmo l’accento su due punti, annodati inestricabilmente tra loro: l’aspirazione a fondare un nuovo corso degli studi umanistici, al cui interno la storia delle religioni occupa una posizione d’importanza primaria; la novità dell’approccio teorico e metodologico al dominio della religione e delle religioni, che esula tanto dall’impostazione teologica, quanto dagli schemi del materialismo.
Quanto appena detto non basta per dare un’idea complessiva del carteggio: quest’ultimo getta un fascio di luce su un periodo cruciale della storia politica e sociale contemporanea, su cui incombe il peso della seconda guerra mondiale e, soprattutto, dell’immane tragedia dei lager nazisti che, per cause diverse, ha impresso un marchio indelebile sia nell’animo di Kerényi che in quello di Brelich; le loro lettere, ricche non solo di scienza ma anche di dettagli minuti, persino commoventi nella loro concretezza, aprono ampi squarci sulla fase postbellica, segnata da gravi difficoltà di ogni tipo, da pesanti ristrettezze economiche, eppure attraversata da grandi fermenti intellettuali, oltre che da un’autentica ansia di rinnovamento culturale.
(dalla Prefazione)