Maurizio Pallante
Un futuro senza luce? Come evitare i black out senza costruire nuove centrali
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Il nostro sistema energetico spreca e disperde nell'atmosfera più energia di quanta ne utilizzi. Quindi prima di pensare alle fonti rinnovabili con cui soddisfare una domanda che sembra destinata ad ampliarsi con la crescita del pil, occorre eliminare sprechi, inefficienze e usi impropri. Allo stato attuale della tecnologia, si possono ridurre almeno della metà i consumi di fonti fossili senza compromettere i servizi finali negli usi termici, nella produzione elettrica e nell'autotrasporto.
In questo modo si ridurrebbero sia le emissioni di C02, che sono la causa principale dell'effetto serra, sia i costi economici della bolletta energetica delle famiglie, delle imprese e dell'economia nazionale.E i risparmi consentirebbero di pagare i costi d'investimento nelle tecnologie che accrescono l'efficienza, attuando un ampio trasferimento di denaro dalle importazioni di petrolio alle retribuzioni degli occupati in questi settori.
Ridurre gli sprechi è indispensabile per consentire lo sviluppo delle fonti rinnovabili, il cui contributo sarebbe in grado di coprire i consumi inutili e le inefficienze, ma potrebbe soddisfare in manifera significativa una richiesta di servizi energetici forniti con maggiore rendimento, come dimostra l'esperienza di altri paesi, la Germania in primo luogo.