Questo piccolo capolavoro, dedicato all'esperienza vissuta da un uomo cui la guerra ha rubato la memoria, non è un trattato scientifico tradizionale. E' un testo di tipo assai più raro, più vicino al romanzo nella sua capacità di dare spessore esistenziale e filosofico ad alcune domande fondamentali: che cos'è la memoria? Che rapporto ha con la nostra identità?
Zasetskij, il protagonista di questa storia, non percepisce più il lato destro del proprio corpo e ha subito danni irreversibili alla memoria e al linguaggio, ma la sua consapevolezza e la sua volontà sono rimaste intatte. Lurija narra la sua vicenda con straordinaria partecipazione; il racconto, atipico e inclassificabile, è un piccolo classico, capace di guidarci in recessi inesplorati della nostra mente.