Guido Melis
Uomini e scrivanie. Personaggi e luoghi della pubblica amministrazione
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Storia fotografica della società italiana.
Nell'immaginario collettivo l'impiegato italiano ha l'aspetto che sin dall'inizio gli ha cucito addosso la polemica antiburocratica: pigro, cavilloso, formalista, per lo più meridionale, sempre nemico del cambiamento, incline a scindersi dalla vita sociale per rinchiudersi nel proprio mondo mondo virtuale fatto di norme, di circolari, di protocolli, di timbri.
Questo libro ritrae la burocrazia italiana così com'è, e come è stata lunga tutta la nostra storia unitaria. Documenta l'immagine dell'eterno travet, ma indaga anche oltre. Coglie la fisionomia intelligente e operosa dei servitori dello Stato che cent'anni fa hanno contribuito a fare l'Italia; propone il piglio volitivo di quei funzionari che all'inizio del Novecento sono stati pionieri dell'igiene pubblica, delle assicurazioni sociali, della bonifica, della prima tutela del lavoro; documenta il ritratto di gruppo dei promotori degli enti pubblici, dei riformatori dello Stato, dei tecnocrati dello Stato imprenditore. Ne risulta un quadro più mosso e contraddittorio di quanto non ci si aspetterebbe: alla foto ingiallita della vecchia burocrazia fa da contrappunto l'istantanea digitale del manager pubblico del nuovo secolo.