Complice la musica, un fantastico incontro unisce una scrittrice e un misterioso, arguto ragno che si chiama Aracne. Percorrono insieme un cammino da brivido - una avventurosa spedizione scientifica - nell’immaginabile universo di questi esseri antichissimi, sapientissimi e sempre misconosciuti. Il lettore incontrerà Salticidi più colorati dei pappagalli; ragni che catturano le prede con il lazo; ragni del deserto che si tramutano in ruote e corrono alla velocità di un metro e mezzo al secondo; ragni che fabbricano macchine per volare, case subacqee, zattere per pescare sui fiumi. Scoprirà le loro formidabili ragnatele e i mille espedienti per catturare la preda; il loro sensibilissimo orecchio musicale e l’amore... così strano ai nostri occhi, arduo, rischioso, a volte mortale. Incontrerà anche le micidiali vedove nere (ma esistono perfino rosse) che producono le sete più belle del mondo. Mirella Delfini, nel suo stile divertente e delicato come la tela di un ragno, ha saputo raccontare La vita segreta dei ragni con grande rigore scientifico trascinando il lettore attraverso pagine curiose, emozionanti e istruttive, nei meandri di un mondo difficile, conosciuto solo dagli specialisti. Un libro che si legge d’un fiato, magistrale combinazione tra fiaba e realtà.
Mario Principato
Entomologo e Aracnologo
Facoltà di medicina veterinaria, Perugia
La cosa più difficile del mondo è incominciare. E vorrei tanto sapere in base a quale principio scegliete il posto per costruire la tela, proprio quello e non un altro. Mi piacerebbe avere la vostra sicurezza, dire come voi: “ecco, questo è il punto di partenza”. Noi umani non sappiamo mai come dovrebbe essere il principio, figurarsi poi il seguito. Invece voi vi muovete senza esitazioni, e senza fretta. “Il guaio è che voi siete condannati a essere liberi, una cosa scomodissima. Finisce che ogni scelta risulta sbagliata, vi manca l’ormeggio, la luce giusta, insomma vi viene l’ansia. Sai una cosa? Nessun posto è sbagliato. E anche l’appoggio è dentro di te, se lo cerchi lo trovi.”
Buon divertimento,
Mirella