Ermanno Detti
Un parroco di montagna nella guerra di liberazione
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Don Savino è parroco di Morrea, un villaggio isolato dell’Appennino abruzzese. Tra il 1943 e il 1944, il villaggio si anima. Arrivano a piedi centinaia di ex prigionieri, sfollati e disertori, che chiedono assistenza e protezione per sfuggire all’esercito nazista. Il prete e gli abitanti accolgono con straordinaria solidarietà i fuggitivi, forniscono riparo presso le famiglie, cibo, abiti e cure. Il prete organizza una rete di controlli e di informazioni, addita ai rifugiati due possibilità: congiungersi all’esercito Alleato fermo sul Volturno con la guida esperta dei pastori attraverso sentieri delle montagne; raggiungere le formazioni partigiane della Marsica e partecipare alla Resistenza. Nascono amicizie e amori inaspettati.
Ma i nazisti, sia pure a distanza, vigilano, e infiltrano tra i fuggitivi una spia. E malgrado le attenzioni del prete a non fare passi falsi, anche Morrea deve pagare il suo tributo di sangue alla barbarie nazista.
Il racconto si ispira a fatti realmente accaduti.